"don Ferdinand"

“Il Signore non chiama le persone capaci, ma rende capaci le persone che egli chiama.”

Nelle mie esitazioni, nei miei dubbi e nelle mie incertezze, questa frase semplice ma ricca di senso mi ha stimolato.

Se il Signore scegliesse le persone degne, non sarei mai stato scelto.

Se il Signore scegliesse le persone brave, non avrebbe posto lo sguardo su di me.

Nei miei lunghi colloqui con il Signore durante il periodo di discernimento, dicevo sempre a Dio: “Ti sbagli Signore, non sono capace, non sono degno, non posso.” E suggerivo altre persone dicendo: “Perché non scegli uno più bravo di me?”

Ma Dio non ha ascoltato i miei suggerimenti, non ha voluto chiamare quelle brave persone (ai miei occhi) per il suo Vangelo.

Ha detto: “ Io scelgo te, così come sei.”

Così, iniziai questa lunga avventura, che dura ormai da nove anni. Fra peripezie, scoraggiamenti e debolezze, fra gioia e serenità, ho trascorso questi anni della mia vita da seminarista, nella speranza di arrivare alla meta. Giorno dopo giorno, il Signore mi ha sempre rassicurato e confortato. In questi anni di formazione, ho ricevuto dal Signore risposte semplici alle mie domande, dipanando i miei dubbi e le mie perplessità sul cammino della fede.

Lo stage nella mia parrocchia di origine, poi la filosofia, ed eccomi, trasportato a Roma sulle ali della vocazione, per lo studio della lingua italiana e l’anno di spiritualità. Dopo i due anni passati a Roma, mi sono trasferito a Monza per iniziare la teologia.

I due anni trascorsi in questa comunità parrocchiale di Cernusco Lombardone sono parte integrante della mia formazione. In quanto aspirante-prete, devo imparare a fare il pastore d’anime, non con i libri, ma nel contatto diretto con i fedeli. In questo mio servizio, voi parrocchiani di Cernusco Lombardone, avete avuto a che fare con un candidato al sacerdozio con qualità e limiti. E di questo gioisco! Gioisco perché il (la) giovane che sta riflettendo seriamente su quale orientamento dare alla propria vita, non scarterà più la possibilità di una vita consacrata al Signore. I giovani o anche gli adolescenti non diranno più: “Non sono capace, non posso, figurati …” Ma leggendo queste righe, potranno dire a se stessi: “Chissà?”

E’ questo “chissà”, che poi mi ha portato pian piano a questa scelta radicale del diaconato e poi (fra qualche mese) del sacerdozio.

Vorrei concludere con un proverbio Baoulé: “Vedendo il giardino di casa tua, non puoi mai sapere da che parte potrebbe sorgere un termitaio.”

Signore, tu che fai sorgere termitai in periodi di siccità, suscita sante vocazioni in questo periodo di siccità vocazionale. Così sia. 

Kouadio Komenan Ferdinand, pime