dal 13 al 19 Giugno 2011
12 Giugno  2011 n° 193


13 LUNEDÌ - S. Antonio di Padova, sacerdote e dottore della Chiesa
            *          8:00     Oratorio Feriale: si aprono i battenti
                                   ATTENZIONE: per i genitori: tutte le informazioni dell’OF saranno sempre
                                   pubblicate su QUESTE pagine, sul SITO e sulla BACHECA dell’oratorio;
                                   non saranno chieste ulteriori autorizzazioni: i bambini e i ragazzi iscritti e
                                   presenti negli orari di svolgimento delle attività o delle uscite, si intendono autorizzati

                                   OGGI: causa referendum il pranzo agli iscritti sarà servito in Sant’Agnese
                                   OGGI: è NECESSARIO provvedere subito all’iscrizione per
                                               *  il pellegrinaggio di mercoledì 15 (non c’è nulla da pagare, i genitori
                                                   possono segnalare l’eventuale disponibilità a venire con l’auto per il rientro)
                                               *  la piscina di venerdì 17: quota € 4,50

            *          8:30     S. Messa (+ Beretta Amedeo e Maria, Comi Renzo)

 14 MARTEDÌ -
            *          8:00     Oratorio Feriale: giornata in “casa” (anche il pranzo torna presso la scuola...)
                                               alle ore 17:30 sono invitati i genitori per un breve momento di saluto

            *          8:30     S. Messa (+ Mandelli Elisabetta)
            *          20:30   in oratorio:  SL&S'A football 2011, torneo di calcio: 2 partite, quarti di finale
                                   in oratorio:  SL&S'A torneo bocce 2011, apertura delle iscrizioni

 15 MERCOLEDÌ -
            *          8:00     Oratorio Feriale: gita-pellegrinaggio alla Madonna del Bosco
q          OCCORRE INDOSSARE LA MAGLIETTA CON IL LOGO
q          ore 10:00 - partenza dall'oratorio a piedi ... pranzo al sacco, pomeriggio di gioco (portare ki wai)
q          ore 16:00 - S Messa presso il santuario; preghiera per le nostre attività estive
q          ore 17:00 - partenza dal santuario per il rientro, con pullman e vetture disponibili: GRAZIE!

            *          9:30     S. Messa (+ don Angelo Gironi)
            *          20:30   in oratorio:  SL&S'A football 2011, torneo di calcio: 2 partite, quarti di finale
            *          21:00   in oratorio:  incontro per collaboratori ed educatori del  CAMPEGGIO 2011
            *          21:00   Prove del Coro in sala Santa Rita 

16 GIOVEDÌ -
            *          8:00     Oratorio Feriale:
q          mattino: attivita’ in casa
q          pomeriggio: gioco, poi alle ore 16:40 Santa Messa in cappella

            *          19:45   piazzale della chiesa:  ritrovo del gruppo Caritas per pizzata di fine anno
            *          20:45   adolescenti dell’unità pastorale: incontro nel nostro oratorio 

17 VENERDÌ -
            *          8:00     Oratorio Feriale:
q          mattino: attivita’ in casa
q          pomeriggio: piscina > ore 14:15 - partenza a piedi > obbligo (della piscina) di cuffia e ciabatte pulite > ore 17:00 rientro a piedi

            *          8:30     S. Messa
            *          20:30   in oratorio:  SL&S'A football 2011, torneo di calcio: 2 partite, semifinali 

18 SABATO -
            *          16:30   SPORTELLO CARITAS presso la casa parrocchiale
            *          17:00   S. Confessioni, in chiesa
            *          18:00   S. Messa domenicale vigiliare (+ Tamburello Giuseppe - - don Angelo, Silvana e Sesana Angelo - -  Fumagalli Maria) 

19 DOMENICA - SS. TRINITÀ
            *          8:00     S. Messa (+ Pozzoni Mario)
            *          10:30   S. Messa (+ Cogliati Romano)
            *          15:30   S. Rosario, nella cappella dell’oratorio
            *          20:30   in oratorio:  SL&S'A football 2011, torneo di calcio: 2 partite, finali, seguono le premiazioni
                                    in oratorio:  SL&S'A torneo bocce 2011, sorteggi

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padre CLEMENTE VISMARA

all’inizio dell’oratorio feriale... IL SANTO DEI BAMBINI

Domenica 26 giugno in Piazza Duomo a Milano verrà proclamato beato padre Clemente Vismara, che nel 1983 venne definito anche: “Patriarca della Birmania”. Nato ad Agrate Brianza nel 1897, partecipa come fante di trincea alla prima guerra mondiale, alla fine della quale è sergente maggiore con tre medaglie al valor militare. Capisce e scrive che “la vita ha valore solo se la si dona agli altri”, diventa sacerdote e missionario del Pime nel 1923 e parte per la Birmania. Giunto a Toungoo, l'ultima città col governatore inglese, si ferma sei mesi in casa del vescovo per imparare l'inglese, poi è destinato a Kengtung, territorio forestale, montuoso, quasi inesplorato e abitato da tribali, ancora sotto il dominio di un re locale, patrocinato dagli inglesi. In 14 giorni a cavallo arriva a Kengtung, tre mesi di sosta per imparare qualcosa delle lingue locali e poi il superiore della missione in sei giorni a cavallo lo porta a Monglin, la sua ultima destinazione ai confini tra Laos, Cina e Thailandia.

Era l'ottobre 1924: nei 32 anni successivi (con la seconda guerra mondiale in mezzo, prigioniero dei giapponesi), Clemente Vismara fonda dal nulla tre parrocchie: Monglin, Mong Phyak e Kenglap. Scriveva ad Agrate: “Qui sono a 120 chilometri da Kengtung, se voglio vedere un altro cristiano debbo guardarmi allo specchio”. Vive con tre orfani in un capannone di fango e paglia. Il suo apostolato è di girare i villaggi dei tribali a cavallo, piantare la sua tenda e farsi conoscere: porta medicine, strappa i denti che fanno male, si adatta a vivere con loro, al clima, ai pericoli, al cibo, riso e salsa piccante, la carne se la procurava con battute di caccia. Fin dall'inizio porta a Monglin orfani e bambini abbandonati per educarli. In seguito fondò un orfanotrofio e viveva con 200- 250 orfani e orfane. Oggi è invocato “protettore dei bambini” e fa molte grazie che riguardano i piccoli e le famiglie.

Una vita poverissima: Clemente scriveva: “Qui è peggio che quando ero in trincea sull'Adamello e il Monte Maio, ma questa guerra l'ho voluta io e debbo combatterla fino in fondo con l'aiuto di Dio. Sono sempre nelle mani di Dio”. A poco a poco nasce una cristianità, vengono le suore di Maria Bambina ad aiutarlo, fonda scuole e cappelle, officine e risaie, canali d'irrigazione, insegna la falegnameria e la meccanica, costruisce case in muratura e porta nuove coltivazioni, il frumento, il granoturco, il baco da seta, la verdura (carote, cipolle, insalata (“il padre mangia l'erba” diceva la gente). Ciò che va detto è che Clemente ha fondato la Chiesa, cioè ha fatto conoscere Gesù,  in un angolo di mondo dove non ci sono turisti ma solo contrabbandieri d'oppio, stregoni e guerriglieri di varia estrazione; ha portato la pace e stabilizzato sul territorio le tribù nomadi che, attraverso la scuola e l'assistenza sanitaria, si sono elevate e oggi hanno medici e infermiere, artigiani e insegnanti, preti e suore, autorità civili e vescovi. Non pochi si chiamano Clemente e Clementina.

Nel 1956, quando aveva fondato la cittadella cristiana di Monglin e convertito una cinquantina  di villaggi alla fede in Gesù, il vescovo lo sposta a Mongping, a 250 chilometri da Monglin nella sterminata diocesi di Kengtung, dove deve cominciare da zero. Clemente scrive ad un suo fratello: “Obbedisco al vescovo perché capisco che se faccio di testa mia sbaglio”. A sessant'anni incomincia una nuova missione e anche qui fonda la cittadella cristiana e parrocchia di Mongping, una seconda parrocchia a Tongtà e lascia altri cinquanta villaggi cattolici. Muore il 15 giugno 1988 a Mongping ed è sepolto vicino alla chiesa e alla Grotta di Lourdes da lui costruite. Sulla sua tomba visitata anche da molti non cristiani non mancano mai i fiori freschi e i lumini accesi. Ora, 23 anni dopo, il 26 giugno 2011, padre Clemente Vismara è proclamato Beato della Chiesa universale ed è il primo Beato della Birmania. Una Causa di beatificazione rapidissima, considerando i tempi lunghi di questi “processi” romani.

Perché padre Clemente Vismara diventa Beato? In vita non ha fatto miracoli, non ha avuto visioni o rivelazioni, non era un mistico e nemmeno un teologo, non ha compiuto grandi opere né è emerso per qualità o carismi straordinari. Era un missionario come tutti gli altri, tant'è vero che quando nel Pime si discuteva di iniziare la sua causa di beatificazione, qualche suo confratello della Birmania diceva: “Se fate Beato lui dovete fare beati anche tutti noi che abbiamo fatto la sua stessa vita”.

Il vescovo birmano mons. Abraham Than interpellato: “Perchè vuol fare beato padre Clemente?”,  ha risposto: “Abbiamo avuto tanti santi missionari del Pime. Ma per nessuno di essi si sono verificati questa devozione e questo movimento di popolo per dichiararli santi, come per padre Vismara. In questo io vedo un segno di Dio per iniziare il processo informativo diocesano”.

Diceva un suo confratello: "Vismara era straordinario nell'ordinario”. A ottant'anni aveva lo stesso entusiasmo per la sua vocazione di prete e missionario, sereno e gioioso, generoso con tutti, fiducioso nella Provvidenza, un uomo di Dio pur nelle tragiche situazioni in cui è vissuto. Aveva una visione avventurosa e poetica della vocazione missionaria, che l'ha reso un personaggio affascinante, forse il missionario italiano più conosciuto del Novecento.

La sua fiducia nella Provvidenza era proverbiale. Non faceva bilanci, né preventivi, non contava mai i soldi che aveva. In un paese in cui la maggioranza della gente in alcuni mesi dell'anno soffre la fame, Clemente dava da mangiare a tutti, non rimandava mai nessuno a mani vuote. I confratelli del Pime e le suore di Maria Bambina lo rimproveravano di prendere troppi bambini, vecchi, lebbrosi, handicappati, vedove, squilibrati. Clemente diceva sempre: “Oggi abbiamo mangiato tutti, domani il Signore provvederà".  Si fidava della Provvidenza, ma scriveva ai benefattori di mezzo mondo per avere aiuti e collaborava con articoli a varie riviste. Le sue serate le spendeva scrivendo al lume di candela lettere e articoli (si contano più di 2000 lettere e 600 articoli).

Era innamorato di Gesù (pregava molto!) e del suo popolo, specie dei piccoli e degli ultimi e scriveva: “Questi orfani non sono miei, ma di Dio e Dio non lascia mai mancare il necessario”.

CHE COS’E’ IL PIME

Questo acronimo è diventato familiare nel nostro linguaggio parrocchiale: all’Istituto appartiene infatti don Ferdinand e (notizia!) il seminarista che verrà inviato a sostituirlo, dopo la sua partenza per la missione "ad gentes".

Il PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) è nato il 30 luglio 1850 a Saronno (Milano) dal grande cuore di Pio IX, che diede una vigorosa spinta alle "missioni estere". Nonostante le enormi difficoltà del suo pontificato, Pio IX desiderava che anche in Italia nascesse un Istituto delle "Missioni Estere"; nel 1847 comunica all'Arcivescovo di Milano mons. Romilli che nella metropoli lombarda doveva nascere il seminario missionario italiano.

   Padre Angelo Ramazzotti, superiore degli Oblati di Rho, fin da ragazzo sentiva un forte amore per le missioni e aveva orientato alcuni giovani chierici e sacerdoti all'apostolato missionario, inviandoli ad ordini e congregazioni religiose: si propone quindi a mons. Romilli per la nascente opera e fonda il "Seminario lombardo per le missioni estere" nella sua casa paterna di Saronno, con i primi cinque sacerdoti milanesi e due laici (nel 1851 si trasferisce a Milano).

    Il "Seminario missionario" venne tenuto a battesimo dalla conferenza episcopale di Lombardia: i Vescovi firmano l'atto di fondazione il 1° dicembre 1850, con un testo che, secondo il Card. Carlo Maria Martini, "esprime la teologia della Chiesa locale e la sua missionarietà in termini che precorrono il Vaticano II". Infatti, quei Vescovi affermano di non essere "trattenuti dal timore di perdere qualche soggetto ai bisogni della Diocesi"; ma che anzi "è interesse di ogni Chiesa particolare la dilatazione della Chiesa universale, e ciascuna Diocesi è in qualche modo tenuta a fornire per questo intento il suo contingente di milizia apostolica": così istituiscono il loro "Seminario provinciale" per le missioni...

Tra alti e bassi si è arrivati fino ad oggi: noi abbiamo sperimentato la genuinità delle vocazioni che ivi si coltivano.

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UN FRATERNO INCONTRO NELLA FEDE

dedicato alle persone in situazione di separazione, divorzio o nuova unione,
che si riconoscono nei principi cristiani martedì 14 giugno, ore 20:45
"Non mi sono perso" (Lc 15,1-10) presso il Convento di Sabioncello – Merate 

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IL PALIO DEI RIONI

TI SEI ISCRITTO AL “TORNEO DEI RIONI” IL GRANDE EVENTO DELL'ANNO  IN OCCASIONE DELLE FESTE

DI S. LUIGI E S. GIOVANNI BATTISTA?

ALLORA TI ASPETTIAMO ( PER MOTIVI ORGANIZZATIVI )

Martedì 21 alle 19 e venerdì 24 PORTA ANCHE I TUOI AMICI CHE ANCORA NON SI SONO ISCRITTI  !        .

SE IL TUO OBIETTIVO E' FAR VINCERE IL TUO RIONE E CONQUISTARE UNO DEI PREMI IN PALIO…

NON TI RESTA CHE VENIRE AD ESERCITARTI CON CERCHIO, FUNE, SACCHI…

 COSI' IL 21 GIUGNO SARAI UN CAMPIONE DI BRAVURA E DI SIMPATIA !

NON LASCIARTI SFUGGIRE QUESTA ALLEGRA OCCASIONE !!!

IL PALIO DEI RIONI  “ANNO ZERO” RICOMINCIA CON TE INSIEME A NOI !

Ricchi premi al rione vincitore offerti da Vismara e Cremeria Gerosa

Il programma

Martedì 21 Corsa coi cerchi, corsa coi sacchi

Venerdì 24 pallavolo misto, tiro alla fune e calcio numerato…

Info: giovanecernusco@gmail.com