Il nostro saluto a don Ferdinand

Le danze e le feste quest’estate saranno aperte da un’occasione unica: sabato 4 e domenica  5 giugno porgeremo un GRANDE SALUTO a don Ferdinand in partenza per il suo paese, la Costa d’Avorio, dove sarà ordinato sacerdote, missionario per l’annuncio del Vangelo "ad gentes".
Fin d’ora invitiamo l’intera Comunità a prepararsi per la festa, a stringersi a lui perché possa gustare il calore della nostra compagnia, prima di iniziare la grande avventura della vita donata nel nome di Gesù.
Saranno i bambini ad aprire le danze con lo spettacolo teatrale sabato sera, poi toccherà ai ragazzi di 3a media fare da corona a don Ferdinand
nella celebrazione della Messa domenica alle ore 10:30, quando dalle sue mani riceveranno la croce, compiendo così la 3a tappa del loro cammino verso la professione di fede. Ed infine tutti i bambini e ragazzi dell’oratorio, luogo dove il nostro seminarista ha lavorato con passione,  si incontreranno domenica pomeriggio alle ore 15:30 in cappella per presentare l’iscrizione a BATTIBALENO, il tempo dell’oratorio feriale.
Genitori, nonni e tutti gli adulti che in questi tre anni hanno incontrato don Ferdinand e ne hanno apprezzato lo stile, avranno spazio e tempo per poterlo salutare e scambiare l’augurio "nel nome di Gesù". Ci sarà anche il pranzo... certamente! Il programma dettagliato è tutt’ora in elaborazione e sarà pubblicato sull’Informatore in distribuzione domenica 29 maggio.

DA PRETE TRADIZIONALE A PRETE DI GESÙ CRISTO

Era nel mese di febbraio 2001, che ho iniziato questa lunga avventura di discernimento-formazione. Avevo il timore di non farcela. Quando qualcuno mi chiedeva: “quando finisci?”, vedevo la meta quasi irraggiungibile, un'impresa impossibile.
Poi c'erano anche le tentazioni delle belle ragazze, la debolezza personale, il sentimento di fallimento, l'impressione di aver sbagliato strada …
Mi sono buttato, anche se nella famiglia, non tutti condividevano la mia scelta. Ho sentito parole (molto sincere) come: “Non ti ho mandato a scuola perché tu ti facessi prete, aspetto molto meglio da te, non deludermi!” oppure: “Vai sono con te”. “Se pensi di esserne capace fallo!” o ancora:

“Io mi oppongo”. “Non sono d'accordo”. Non mancavano neanche le opposizioni degli amici: “Sei fallito”, “Sei impazzito”, “Sei incosciente”.

Con la perseveranza e la gioia nel vivere la mia scelta, ho potuto dare ragione a me stesso, e pian piano sono riuscito a convincere chi (a ragione) era reticente. Queste persone opposte all'inizio, oggi sono tutte d'accordo e mi stanno aspettando per far festa. Alcune sono già decedute; la mia prima messa sarà anche per loro. Altre si sono convertite da poco. Altre ancora aspettano la mia ordinazione per iniziare il cammino di fede. Così la mia attività missionaria è iniziata già dal nucleo familiare e dalla cerchia di amici, prima ancora che diventassi missionario nel vero senso del termine.

Nel 2001 Avevo 25 anni, ero giovane, avevo bei capelli neri e al completo. Oggi ho i “capelli contati” (nel senso evangelico è un conforto!). Ma sono contento, perché finalmente sono arrivato al traguardo, dopo un lungo cammino durato ben dieci anni.

La mia ordinazione sacerdotale sarà il 9 luglio nella mia città a M'Bahiakro (in Costa d'Avorio), dove sono nato e cresciuto, dove ho vissuto fino a vent'anni. Dirò la prima messa il giorno dopo (10 luglio) nel mio villaggio a Dangou. A Dangou sono conosciuto anche come Gna Kla. È il mio nome, anche se non figura nei miei documenti anagrafici. Il “Kla” è un idolo che ero destinato ad adorare tutta la mia vita. È l'idolo “protettore” della mia famiglia. Celebrare la prima Messa a Dangou sarà un segnale forte che sancisce il mio passaggio radicale DA PRETE TRADIZIONALE A PRETE DI GESU' CRISTO.

Prima di partire per la missione, ci sarà la cerimonia della consegna del crocifisso. È un momento molto commuovente, che spiega ciò a cui mi sono dedicato. Essendo io il primo prete di cittadinanza ivoriana del Pime – non è un merito –, ritengo che questi gesti, fatti nella mia comunità di origine abbiano più senso. Ecco qui di seguito il testo breve della formula di dedizione.

 “Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, ti adoro, ti amo e ti ringrazio per la tua infinità bontà e per la grazia inestimabile che mi hai dato di conoscerti. Tanti miei fratelli non hanno ancora ricevuto la luce della tua Parola. Per loro e per la loro salvezza ho deciso di dedicarmi, per tutta la vita e a costo di qualunque sacrificio. Beato quel giorno in cui mi sarà chiesto di soffrire molto per il tuo Vangelo, ma più ancora quello in cui fossi trovato degno di versare per esso il mio sangue. Mio Dio, ti che mi ispiri questi propositi, tanto superiori alle mie deboli forze, infondimi la forza del tuo Spirito. Maria Santissima, madre mia, ottienimi la grazia di portare fino agli estremi confini della terra, unitamente al tuo, il nome del tuo figlio Gesù. Angeli delle nazioni, santi Pietro e Paolo, san Francesco Saverio, santa Teresa di Gesù Bambino, sant'Alberico, beati Giovanni, Paolo e Clemente, pregate per me.”

(formula breve di dedizione alla missione di Giovanni Mazzucconi) 

Dopo tutte le varie celebrazioni, trascorrerò molto tempo con la famiglia, per parlare delle difficoltà, dei problemi e dei progetti. Devo approfittare di questi tre mesi di vacanza, perché quando lascerò il paese, non potrò tornare prima di tre anni, qualunque cosa succeda.

 don Kouadio Komenan Ferdinand, pime

 

sabato 4 e domenica 5 giugno saranno giorni dedicati all’incontro e al saluto a

don Ferdinand, che parte (indicazioni tra qualche giorno sul sito)