PRIMI PASSI NEL NUOVO ANNO


 

Lo scorso 5 settembre due pullman si avviavano da Cernusco verso il santuario di Caravaggio...

Si è trattato di una gita-pellegrinaggio: come gita ci ha condotto in un luogo molto bello e accogliente in una giornata che Dio ha voluto dotata di temperatura estiva, mitigata da una brezza per nulla fastidiosa. Faceva caldo - a detta degli animatori - ma si stava bene. Nel circondario è piovuto; noi siamo stati benedetti, come merita ogni pellegrinaggio, grazie a Dio!

 La tipologia dei partecipanti era di quelle curiose...

Erano presenti una cinquantina di bambini e ragazzi, un folto gruppo di animatori e 22 adulti, quasi tutti "molto" adulti, nella terza e quarta primavera della vita. La giornata ha conosciuto ritmi diversi per ciascun gruppo, favorendo la possibilità di soddisfare i desideri di ciascuno, più "guidati" quelli dei piccoli, più "creativi" per i più grandi. È stata come la conferma che grandi e piccoli possono convivere nello stesso contesto, senza intralciarsi.

 La preghiera  era d'obbligo...

Ormai lo sappiamo, quando  si valicano certe porte ci sono dei pegni da versare, gravosi a volte. Così non è riguardo all'oratorio. Ha una propria identità e uno stile originale, è ovvio, ma ciò che chiede di fare è un "esercizio" soprattutto a vantaggio di chi lo compie. La preghiera apre un credito, che matura interessi cospicui e costanti, presso Dio. A Caravaggio tutti abbiamo pregato seguendo almeno tre pensieri: ciascuno per se stesso; per la propria famiglia e per la comunità intera (che nella mente dei piccoli si identifica con l'oratorio).

 Perché è stato fatto questo (gita-pellegrinaggio-preghiera)?

Se ci tieni alla tua salute, scegli un posto sano dove trascorrere il tempo (almeno quello che hai libero). Abbiamo fatto proprio così. Solo che ci teniamo anche alla salute spirituale, al benessere del cuore in tutte le sue dimensioni profonde, la scoperta dell'interiorità come luogo dove risiede il mio bene. Considerando per esempio i piccoli, direi che noi non puntiamo ad avere dei bambini solo bravi (sembra strano, ma in giro facciamo sempre un gran figurone e raccogliamo sinceri apprezzamenti...), ma anche sensibili, aperti agli altri, slanciati verso l'Alto, più che lanciati sulle strade del successo.

Ma funziona?

Beh, compatibilmente con la volontà di Dio e la libertà personale, sì! La prima - va detto - Dio ce la mette tutta e positiva. La seconda è oggi un forte punto interrogativo: di frequente ci imbattiamo nella esaltazione della libertà fino al limite del capriccio, spesso con la compiacente benedizione dei genitori, che così risparmiano energie e fatiche nell’educazione. Di più. Il capriccio - inteso come scorciatoia verso un comodo piacere - è lo stile dell’adulto di e in casa. La nostra preghiera per i genitori ha chiesto a Dio proprio questo: adulti responsabili, animati dal desiderio del bene più grande, capaci di intuire il meglio per sé e per le proprie creature. A Catavaggio alcuni hanno reso presenti tutti, davanti a Dio, con l’intercessione di Maria.                    

dA