Al piccolo convento

All’ombra del piccolo convento,
tra morbide colline,
alle fronde dei tigli,
scosse dal vento leggero d’autunno,
m’accosto alla pace e al silenzio
mentre tiepidi raggi di sole
conciliano i pensieri più profondi.
Scaglie multicolori di foglie
cadenti e mature
si dividono ed ammiccano
ai miei occhi.
E la mente vaga
nei  meandri dell’anima
consegnandomi l’immagine inquieta d’essere particella d’un grande disegno
che, irrazionale, muove i destini del mondo.
Penso al mutare delle stagioni,
al patire d’impotenza
che ogni creatura
combatte con la decadenza.
E nella procella del mio
peregrinare assorto,
ascolto la sibilla del mio destino:
“Di me resterà il nome nel vento
per chi mi penserà;
una zolla di terra
per chi mi verrà a trovare
e una stella in cielo
per chi mi avrà amato”.