Desiree e gli altri

Ascolto il lamento di giovani cuori
dissipati nel vento,
votati al canto del nulla,
consegnati brutalmente
nelle mani di un Dio silenzioso
da un male ossessivo,
figlio insano del tempo presente.
Come potrete mai intonare all’amore,
se vi hanno rapito lo splendore degli anni
nei prati, nei boschi, sulle rive dei fiumi,
nei giardini, nei cascinali abbandonati?
Accolgo il vostro gemito.
E piango. 

Quando poi, osservo
i campi di grano
fluttuare armoniosi
al canto di Proserpina
tra i rigogliosi colori dell’estate
mi stringo nel dolore
sapendovi distanti
dall’accarezzare
le vesti gioiose delle lieti stagioni.
Ma se ascolto il mormorio
di zefiri in festa
mi pare di udire un sussurro
che invoca perdono.
Non capisco.
Ma raccolgo
quel lieve messaggio
nel mio cuore
come il bacio
purificatore di un santo.