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          “ZIKOMO” grazie       
                                                                                                                       Cernusco Lombardone e Millepini di Rodano

 Carissimo don Alfredo
                     eccomi per dirvi il nostro grazie di tutto cuore.

Forse con i tempi africani che ormai tu ben conosci e comprendi, diciamo a te ed ai tuoi giovani ZIKOMO / grazie, una parola che tante volte avete ascoltato nei giorni che avete vissuto con noi la missione a Balaka in Malawi. La vostra venuta è stata un'esperienza autentica di comunione di comunità cristiane che si sforzano di condividere il Vangelo di Gesù, che dice chiaramente: "C'è più gioia nel dare che nel ricevere". Il vostro impegno quaresimale che ha coinvolto piccoli e grandi vi ha permesso di venire in Malawi con un aiuto concreto ed essere vicino ai i più bisognosi che come avete visto di persona sono sempre molti, non solo a parole, ma con gesti concreti di solidarietà. Con i vostri viaggi nei villaggi di Balaka avete scoperto come la qualità della vita di tante famiglie è ancora al di sotto della povertà dignitosa che auguriamo per tutti, perché non c'è acqua potabile, strade ed abitazioni indegne di famiglie numerose. Avete toccato con mano che tanti lottano ancora per il loro cibo quotidiano, anche se si tratta di polenta e erbe, essendo il pollo ed il pane un mangiare speciale.  Le vostre visite alle scuole materne ed elementari con centinaia di bambini e ragazzi, che danno speranza per il futuro del Malawi è stato un inno alla vita, nonostante tutte le difficoltà. L'incontro con tanti bambini e giovani colpiti da HIV-AIDS vi ha fatto toccare con mano come è forte il desiderio di vita che è minacciata da questa tragedia da enormi proporzioni. Avete anche incontrato tantissimi giovani e ragazze desiderosi di costruire il loro domani, ma frustrati da condizioni che sembrano impedire ogni cambiamento. Eppure nel dirci arrivederci voi avete detto grazie con sincerità per l'esperienza di comunione che vi ha fatto scoprire da vicino che la vita è un dono che ha il suo valore non per quello che abbiamo, ma per quello che siamo. La vostra visita vi ha permesso di portare direttamente il generoso aiuto di solidarietà delle vostre comunità e condividere con chi più è nel bisogno. Le parole di Gesù che chi offre un bicchiere d'acqua ad un piccolo lo dona a lui in persona, ci incoraggiano, certi che il nostro sforzo arriva a chi di dovere e darà frutto per loro e per noi. Oggi più che mai, essere cristiani è essere missionari, perché ci sforziamo di condividere non solo qualcosa, ma la nostra stessa vita con il prossimo vicino e lontano, sull'esempio stesso di Gesù. Queste poche parole vogliono anticipare il nostro incontro con i giovani dell'Alleluya a Cernusco Lombardone il 1° di giugno nella celebrazione eucaristica e nella festa Band che animeremo insieme a conferma che la missione è dovunque c'è la persona che vive il suo quotidiano con il cuore aperto a Dio e agli altri.
                                                    Grazie e arrivederci a presto

                                                                                                                        padre Mario

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Durante la nostra permanenza a Balaka, oltre ad aver consegnato gli aiuti provenienti dalla nostra Comunità, abbiamo anche aperto due “adozioni a distanza”, che ci impegnano a sostenere la crescita e la formazione di due bambini per 10 anni: li abbiamo incontrati e conosciuti di persona: In Parrocchia viene costituito un fondo perché possa  essere assicurato l’impegno (affatto gravoso: 200,00 € all’anno per ciascuna adozione) al quale è possibile aderire liberamente con un contributo “una tantum” o periodico. Sarà nostro impegno trasmettere le varie informazioni che riceveremo  sulla crescita dei piccoli

MILLIAM KALONGA

Anno di Nascita           : 2003
Sesso: F
Villaggio:Maria Woyera
Zona: MPONDA
Parrocchia: BALAKA
Classe: non ha ancora iniziato la scuola
Num.fratelli: 1
Ha perso: Madre e padre
Vive con:Zia
Religione: Musulmana
Genitori adottivi: Parrocchia S. Giovanni Battista









JOSHUA CHIMPHANGO

Anno di Nascita           : 2002
Sesso: M
Villaggio: Maria Woyera
Zona: MPONDA
Parrocchia: BALAKA
Classe: STD1
Num.fratelli: 1
Ha perso: Madre e padre
Vive con: Nonna
Religione: Cattolica
Genitori adottivi: Parrocchia S. Giovanni Battista

 

 

 Il lavoro per la promozione umana della gente è svolto dalla missione di Balaka con particolare attenzione ai bisogni, senza considerare la religione (ex. a noi è stata  assegnata una bimba musulmana) questo li rende sul territorio molto stimati.

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Malawi
APPUNTI DI UN VIAGGIO

Era la nostra seconda visita all'orfanotrofio.
Suor Sabina e suor Santa ci accolgono con gioia e ci fanno entrare nella "stanza dei giochi" dove i bimbi sono riuniti prima della cena accuditi da tre donne malawiane che ci osservano divertite e ci salutano con la caratteristica cordialità che abbiamo imparato a conoscere vivendo a stretto contatto con la gente del luogo.
I bambini hanno un'età compresa tra 1 e 2 anni. Una stretta al cuore ci ricorda la loro condizione: soli, alcuni malati, un sorriso nascosto che necessita di attenzioni e affetto per rivelarsi.
All'inizio ci guardano insospettiti, quasi timorosi…. Qualche bimbo un pò più "vivace" si avvicina e ci osserva portando le mani verso le nostre. Sembra che il contatto fisico sia un modo molto diretto e delicato per trasmettere un pò di calore; infatti bastano un sorriso e un biscotto per conquistare la loro fiducia… È un attimo… tutti si avvicinano, si fanno aiutare a scartare il pacchettino con il biscotto e sul loro volto si dipinge un sorriso che tocca i nostri cuori. Il loro bisogno di affetto è palpabile; con le manine sporche cercano il contatto,  qualcuno porta una piccola pallina e dei barattoli di latta. Vogliono giocare. Per noi è sorprendente la capacità di questi bimbi di divertirsi con così poco, di trasmettere serenità attraverso piccoli gesti.
I più grandi restano ipnotizzati dalle nostre macchine fotografiche, sorridono davanti all'obiettivo, si fanno fotografare con noi e sono divertiti nel vedere sullo schermo il loro visino.
Anche i più piccoli si avvicinano, gattonando, e si "tuffano" tra le nostre braccia, scrutando e toccando i visi, quasi come se cercassero di comunicare a modo loro.
Si aggrappano ai vestiti, appoggiando la testa sulle spalle e muovendo le manine verso di noi, osservano silenziosi e accennano sorrisi che riempiono il nostro cuore di tenerezza.
Ore 17.00. E' giunta l'ora della cena. I bambini vengono condotti in un'altra sala. Piccoli tavolini e sedie accolgono i bimbi più grandi mentre i più piccoli vengono portati nei seggioloni. Diamo una mano a imboccare. La "pappa" consiste in un impasto di polenta locale e verdure. Non rimane niente nei piatti… chi più velocemente, chi meno, tutto viene mangiato. Una volta terminata la cena i bimbi vengono lavati dai residui di cibo in grossi contenitori adibiti a vasche in cui vengono immersi. Vengono asciugati, vestiti con i loro pigiamini e portati a letto.
Il nostro pomeriggio in orfanotrofio si conclude con l'augurio della buonanotte.
Una sensazione strana pervade il nostro cuore: all'orfanotrofio i bambini sono immersi in un clima familiare e amorevole, suor Sabina e suor Santa non fanno mai mancare loro gesti affettuosi e sorrisi, ma è anche molto forte la richiesta di attenzioni dei bimbi. In noi nasce naturalmente il desiderio di aiutare queste due suore, di dare qualcosa di più a questi bimbi, i cui occhi e sorrisi resteranno per sempre impressi nel nostro cuore. Sicuramente per molti di noi il desiderio di tornare in questa realtà tanto diversa dalla nostra è forte; portare un aiuo concreto per regalare affetto ed  essere ricambiati da sorrisi sinceri e carichi di gratitudine.
Tornata in Italia, dopo avere ripreso le ordinarie attività quotidiane, constato come i pomeriggi trascorsi in orfanotrofio hanno lasciato un segno indelebile nella mia vita vita. Sento che accade la stessa cosa alle mie compagne di viaggio. L'esperienza ha portato una consapevolezza in più nei confronti della nostra condizione agiata e privilegiata e ci richiama ogni giorno a vivere in modo speciale e unico anche le azioni più abitudinarie e quotidiane.
                                                                                                                   Alessandra