Spiripicciola 25 Aprile

Giovedì 25 Aprile 2019

Seconda giornata dello Spiri-Tour umbro.

Sveglia presto (anche troppo!) per i nostri ragazzi che si sono trovati sin da subito in difficoltà nel gestire la processione verso il bagno. Successivamente ha avuto luogo la colazione, questa volta abbondante e soddisfacente e la canonica preghiera.

Partenza dalla residenza alle ore 9:30 con il nostro gruppo di scappati di casa che si è diretto verso il famoso lago Trasimeno. Ecco un paio di informazioni noiose su di esso (magari a qualcuno importa): è il quarto lago più esteso di Italia, ma è anche il più basso (appena 6m nel punto più profondo), è considerato il mare dell’Umbria e bla bla bla...

I nostri turisti per caso si sono fermati ai piedi di Castiglione del Lago, il più importante centro abitato nell’immediata prospicienza del bacino. In tal luogo si sono poi diretti verso la rocca della città alta, dove hanno coraggiosamente scalato dall’interno, usando le apposite scale, la torre più alta, che hanno, però, dovuto velocemente abbandonare a causa dei cedimenti strutturali in corso. Da notare la completa assenza di protezioni anti-caduta sul luogo, in quanto dalla torre stessa un qualsiasi idiota, o turista giapponese intento a scattarsi un selfie, sarebbe potuto planare a terra in modo poco delicato.

Successivamente il gruppo si è trasferito in riva al lago, dove ha pranzato e dove i più coraggiosi di loro hanno osato fare il bagno, in un’acqua che appariva torbida, a tratti radioattiva (da notare gli almeno dieci cadaveri di pesci ritrovati in appena 20m di Costa). Se volete sapere di più su questi impavidi ma ingenui di palombari, chiedete pure al reparto rianimazione dell’ospedale di Perugia, loro sapranno certamente darvi ulteriori informazioni.

Nel pomeriggio i turisti per caso si sono mossi alla volta di Perugia. Nel capoluogo umbro hanno visitato il Duomo e il palazzo dei contabili, per poi stabilirsi in un praticello stile Woodstock, ricco di stranieri che bevevano vino dal cartone e suonavano i bonghi. Erano bravi, nulla da dire, ma dopo un po’....

Dopo aver aspettato un Feredin più in ritardo di Trenitalia, la compagnia è finalmente salita per l’ultima sul pullman per il rientro al convento. Nel viaggio i ragazzi hanno trovato giovamento nelle battute fresche e mai banale del sempreverde Don Alfredo, che per l’occasione è stato aiutato da un tal Antonio Maresca, che, come nella sua indole da abitante della zona a Sud del Po, ha esposto alla sua teoria sulla professione pagata del turista; proposta che ne dimostra la scarsità di iniziativa.

Per concludere la giornata, che, tra le altre cose, risulta anche essere l’onomastico del sottoscritto, i Baldi giovani si sono cimentati in un’adorazione del Santissimo Sacramento nella cappella del monastero ospitante. In seguito era in programma un’altra uscita per la city, ma, siccome l’autore di questo magnifico scritto non ha trovato un gelataio di suo gradimento, essa si è tramutata in una toccata e fuga nella piazza della chiesa di Santa Maria degli Angeli, con somma gioia di tutti gli altri.

Per concludere il tutto, i ragazzi si sono ritirati nelle loro stanze per la notte.

        Marco Pedemonte

 

altre immagini, dal lago alla  città di Perugia

 

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